La famiglia tra passato e presente
La società di oggi e i modelli familiari che caratterizzano il nostro paese sono il risultato dell’interazione tra fattori sociali, politici, economici e giuridici che hanno influenzato, con il passare del tempo, i valori della società e di conseguenza i differenti modi di fare famiglia (1).
La famiglia nel corso dei secoli ha subito una serie di significative trasformazioni, influenzate da contesto e dalla cultura in cui è inserita, ovvero quello che P. Donati chiama “morfogenesi della famiglia”, intendendo con questa espressione il fatto che la famiglia tende ad ampliare la varietà delle sue forme generando nuove relazioni e nuovi assetti (2). Da un punto di vista sociologico, con il termine “famiglia” si intende un insieme di persone unite tra loro da legami di parentela, affetto o di ospitalità che vivono insieme sotto lo stesso tetto.
La famiglia è la cellula della società, il luogo dove si apprendono le prime norme ed i valori della società in cui si vive (3). Fino al 1950 ha continuato ad esistere una famiglia patriarcale basata sull’indissolubilità del matrimonio e su una precisa divisione dei ruoli tra i coniugi, nel cui ambito fare figli era una delle cose più importanti.
In passato ci si sposava per mettere su famiglia, per acquisire uno status sociale, per guadagnarsi una certa indipendenza dalla famiglia di origine, o più semplicemente perché a una certa età ci si deve sposare. La funzione sociale del matrimonio era principalmente quella della procreazione, della trasmissione ereditaria del nome e dei beni della famiglia, della alleanza tra famiglie, mentre oggi tali scopi sono sempre più secondari se non assenti e prevale invece il reciproco benessere affettivo, sessuale e materiale dei coniugi, ma soprattutto la relazione di coppia mette in gioco dimensioni intellettuali, esistenziali che portano inevitabilmente ad un incontro e ad un confronto di personalità e di mentalità.
In passato i coniugi, pur abitando sotto lo stesso tetto, vivevano in due mondi separati: i loro compiti erano nettamente distinti e le reciproche aspettative assai diverse da quelle attuali. Entrambi i partner si vedevano più come un ruolo, di marito-moglie, padre-madre dei propri figli, che non come una persona. L’importante era che ognuno si comportasse bene, che svolgesse i ruoli che gli competevano, ciascuno aveva le sue regole e i suoi modi di comportarsi riguardo al suo ruolo. La motivazione stessa del matrimonio, mettere su famiglia, poneva in secondo piano il partner in quanto individuo, anzi entrambi erano chiamati a rinunciare alla loro individualità a favore della famiglia. Non esistevano né confronti emotivi né sui piani più intellettuali e neanche riguardo gli aspetti pratici.
Sostanzialmente ciascuno svolgeva il proprio ruolo senza confrontarsi o discutere con gli altri componenti, si è famiglia e di conseguenza si accettano i ruoli e le regole che derivano dal farne parte; così l’uomo capofamiglia prendeva le decisioni per l’intero nucleo familiare senza condividere tali scelte con la propria moglie; i figli erano soggetti all’autorità del padre senza possibilità di confronto o di dialogo, si ubbidiva.
Oggi invece il confronto e il dialogo sono elementi essenziali al buon andamento delle relazioni di qualsiasi tipo non solo delle relazioni matrimoniali ma anche di coppia meno formalizzate (4).
Dal secondo dopoguerra ad oggi, nei paesi europei, si è assistito ad una trasformazione delle dinamiche familiari e ad un cambiamento del ciclo di vita individuale, dovuto ad un intreccio di fattori sociali, demografici, comportamentali e familiari. I cambiamenti socio-culturali hanno influenzato la struttura della famiglia che negli anni da patriarcale si è trasformata in nucleare. Nella famiglia nucleare a differenza da quella patriarcale, i genitori hanno lo stesso peso e la stessa rilevanza nell’educazione dei figli che diminuiscono di numero, ma sono più seguiti e maggiormente istruiti. La famiglia nucleare si basa sull’amore in quanto la scelta di sposarsi è dei coniugi e non più dei terzi.
- C.Saraceno, M. Naldini Sociologia della famiglia Ed. Il Mulino 2007
- P.Donati, La famiglia in Italia. Sfide sociali e innovazioni nei servizi Osservatorio Nazionale sulla famiglia. Rapporto biennale 2011-2012 ed. Carocci, 2012
- A. Bagnasco, M. Barbagli, A. Cavalli, Elementi di Sociologia ed. Il Mulino, 2005
- E. Cheli, L’epoca delle relazioni in crisi (e come uscirne). Coppia, famiglia, scuola, sanità, lavoro. Franco Angeli 2012